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Carmina Cantabrigiensia - The Cambridge Songs - L'opera


Genere: Narrativo

XV - Mendosa Cantilena

Un'altra favola, anche in questo caso nella sua versione più antica a tutt'oggi nota.
Mendosa cantilena sta per canzoncina difettosa. L'autore, con ogni probabilità, è lo stesso del carmen precedente e identico è anche lo scopo: il ridiculum, cioè il puro divertimento, fine a se stesso. Infine il riferimento alla provenienza del personaggio principale, la Svevia, lascia pensare a un rapporto particolare dell'autore con quel territorio.


ATTENZIONE: Le voci dei solisti e del coro non sono reali, sono ottenute
da campionature dei suoni e devono essere intese solo a titolo esemplificativo.

TESTO

Mendosam quam cantilenam ago,
puerulis commendatam dabo,
quo modulos per mendaces risum
auditoribus ingentem ferant.
   La canzoncina zoppicante che canto
ai fanciulli raccomanderò,
perché con un motivetto un po' scorretto
gran risate al pubblico faccia fare.
 
Liberalis et decora
cuidam regi erat nata,
quam sub lege huius modi
procis obponit querendam:
   Aveva un re una figlia
gentile e bella
che egli in sposa ai pretendenti
offrì sotto condizione di tal fatta:
 
Si quis mentiendi gnarus
usque ad eo instet fallendo,
dum cesaris ore fallax
predicitur, is ducat filiam.
   se qualche mentitore ci fosse
a tal punto abile nell'ingannare,
che dalla bocca dell'imperatore stesso
mentitore fosse stato detto, costui la figlia sposerà.
 
Quo audito Suevus
nil moratus infit:
«Raptis armis ego
dum venatum solus irem,
lepusculus inter feras
telo tactus occumbebat.
Mox effusis intestinis
caput avulsum cum cute cedo.
   Ciò udito, uno Svevo
senza indugio disse:
«Prese le armi
me ne andavo un dì solo a cacciare;
tra la selvaggina un leprotto
cadde sotto la mia freccia.
Sventratolo, subito
la testa taglio e lo scuoio.
 
Cumque cesum manu
levaretur caput,
lesa aure effunduntur
mellis modii centeni,
sotiaque auris tacta
totidem pisarum fudit.
Quibus intra pellem strictis,
lepus ipse dum secatur,
crepidine summae caude
kartam regiam latentem cepi,
que servum te firmat esse meum!»
   Mentre il capo tagliato
con la mano lavo,
dall'orecchio ferito escono
cento moggi di miele
e l'orecchia sorella
altrettante ne effonde di piselli.
Nella pelle allora li raccolsi,
e mentre a pezzi facevo la lepre
all'attacco della coda
nascosto trovai un documento regio,
che afferma tu essere mio servo!»
 
«Mentitur», clamat rex, «karta et tu!»
Sic rege deluso Suevus falsa
gener regius est arte factus.
   «Mentite!», esclamò il re, «la carta e tu!».
Così, gabbato il re, lo Svevo
con arte ingannatrice divenne regio genero.
 


ORGANICO
Coro:
Soprani
Mezzosoprani
Contralti
Tenori
Baritoni
Bassi
Orchestra:
Violini
Viole
Violoncelli
Contrabbassi

Se qualcuno deciderà di mettere a repertorio uno o più di questi brani, mi mandi le registrazioni, in modo che io possa pubblicarle: purtroppo con gli strumenti di cui dispongo non posso simulare le voci del coro con risultati accettabili.
Oltre ai singoli spartiti, è disponibile anche il libretto (16 MB) con spiegazioni, testi e traduzioni, oppure il libro (70 MB) che contiene quanto presente nel libretto più tutti gli spartiti e le copie dei fogli originali di Cambridge.
Se necessitate delle parti distinte, contattatemi per avere il file di Finale.
Hey! Non dimenticatevi di farmi sapere che cosa ne pensate.


La mia musica è disponibile anche su iTunes.

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