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Carmina Cantabrigiensia - The Cambridge Songs - L'opera


Genere: Politico

XLI - Gratulatio Reginae a Morbo Recreatae

Canto di lode per la guarigione di una regina; di difficile datazione, localizzazione e ambientazione.
Potrebbe trattarsi di un canto delle donne di corte come di ancelle o anche di una comunità monastica.
La ricorrenza della rima in -a rende probabile che la composizione del carmen sia avvenuta in un contesto francese.


ATTENZIONE: Le voci dei solisti e del coro non sono reali, sono ottenute
da campionature dei suoni e devono essere intese solo a titolo esemplificativo.

TESTO

Gaudet polus, ridet tellus, iocundantur omnia,
angelorum sacra canunt in excelsis agmina,
quorum psallit imitatrix in terris ecclesia,
mundus plaudit et resultat letus de te, regina.
   Il cielo si rallegra, ride la terra, gioisce ogni cosa,
nell'alto dei cieli cantano le sante schiere degli angeli
che in terra la chiesa imita cantando canti di lode,
il mondo applaude e felice esulta per te, regina.
 
Ac haut minus gratulatur pulchra vernarum turma,
que, sub tuis alis fulta, digna tali domina,
incolomis gubernatrix quod tu, morbo soluta
et virtutum flore compta, restauraris in aula.
   Non meno lieta è la bella schiera dei servitori,
protetta sotto le tue ali, degna di tanta signora,
che tu, incolume reggitrice, sciolta dalla malattia
e nel pieno fiore delle tue virtù, possa tornare a corte.
 
Ne mireris; Deus iussit solvi morbi vincula
nexus mortis et ligari, ne fuisset damnosa
tue vite optate, que nobis opus servata.
   Non meravigliarti: Dio ordinò la tua liberazione dalle catene della malattia
e stringere il nodo della morte, ché essa non arrecasse danno
alla tua vita preziosa, che per noi deve essere conservata.
 
Te reginam nostram maris esse favet factura,
astra celi, flores humi, te cuncta creatura,
cuncti boni larga culminis es que tam aperta
mater dulcis, et que cunctis secli huius in scena
blandimentis, non terrore sistis permitissima
   Le creature del mare, gli astri del cielo, i fiori della terra,
ogni creatura faccia sì che tu sia la nostra regina;
tu che prodiga sei di ogni bene del cielo, madre
dolce e disponibile, e che sulla scena di questo mondo
stai mitissima verso tutti con gentilezza, non con terrore.
 
Monachorum ensis extas, clericorum domina,
consolamen viduarum, virginum constantia,
laicorum blandimenta, clipeus et galea.
Quare posco, quo te crebra conservet per secula
Deus, qui non nulla semper scandit super sidera
   Ti ergi come spada per i monaci, signora del clero,
consolazione delle vedove, saldezza per le vergini,
grazia, scudo e corazza dei laici.
Prego allora insistentemente Dio, il quale dal cielo
ogni cosa governa, che ti custodisca per i secoli dei secoli.


ORGANICO
Coro:
Soprani
Mezzosoprani
Contralti
Tenori
Baritoni
Bassi
Orchestra:
Violini primi
Violini secondi
Viole
Violoncelli
Contrabbassi

Se qualcuno deciderà di mettere a repertorio uno o più di questi brani, mi mandi le registrazioni, in modo che io possa pubblicarle: purtroppo con gli strumenti di cui dispongo non posso simulare le voci del coro con risultati accettabili.
Oltre ai singoli spartiti, è disponibile anche il libretto (16 MB) con spiegazioni, testi e traduzioni, oppure il libro (70 MB) che contiene quanto presente nel libretto più tutti gli spartiti e le copie dei fogli originali di Cambridge.
Se necessitate delle parti distinte, contattatemi per avere il file di Finale.
Hey! Non dimenticatevi di farmi sapere che cosa ne pensate.


La mia musica è disponibile anche su iTunes.

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