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Carmina Cantabrigiensia - The Cambridge Songs - Un po' di storia
Sacro Romano Impero - X secolo - Clicca per ingrandireTeatro dei carmina è il Sacro Romano Impero del X e XI secolo, soprattutto quell'area che comprende le odierne Germania, Francia e Italia. Una buona parte dei carmina si occupa della situazione politica e non sono pochi i riferimenti alla famiglia reale (poi imperiale) di Corrado II detto il Salico, cioè il franco.
Corrado II di Franconia sale al trono (in qualità di rex romanorum) il 8 settembre 1024.
Gli ecclesiastici offrirono il Regno d'Italia al neo eletto Corrado e gli inviarono un'ambasciata per invitarlo a scendere nella penisola. Capo di questa legazione fu l'arcivescovo di Milano Ariberto da Intimian, sia perché reggeva l'episcopato di una grande città che contava quasi trecentomila abitanti (e aveva sotto di sé le diocesi di Pavia, Lodi, Cremona, Brescia, Mantova, Vercelli, Novara, Tortona, Casale, Asti, Mondovì, Acqui, Torino, Vigevano, Ivrea, Alba, Savona, Genova, Ventimiglia e Albenga) sia perché era preside della dieta nazionale e, come successore di S. Ambrogio, per consuetudine aveva (quasi come un papa) il diritto di conferire la corona reale; sia, infine, per la sua cultura, per la sua tenacia e per quell'animo battagliero di cui aveva dato più di una volta prova, e che con più forza confermerà nei successivi venti anni.
Corrado accolse l'invito dell'arcivescovo milanese e promise di scendere in Italia; ma la spedizione non poté aver luogo subito a causa della necessità di intervenire per alcune ribellioni interne ma, quando sedate, radunato un forte esercito ad Augusta, sul finire dell'inverno del 1026, Corrado, per la via del Brennero, mosse verso l'Italia e, passando per Verona, giunse senza ostacoli fino a Milano il 23 marzo e qui dalle mani dell'arcivescovo ARIBERTO ricevette la corona di re d'Italia.
Corrado II in una miniatura dell'epocaDopo aver girato un po' l'Italia per sedare alcune rivolte e riportare l'ordine in alcune città, giunse finalmente a Roma nel 1027, dove il 26 marzo ricevette dalle mani di papa Giovanni XIX la corona di Imperatore del Sacro Romano Impero.
Il 6 settembre 1032 morì RODOLFO III di Borgogna di Arles il quale, alcuni anni prima, aveva ceduto a Corrado il suo regno di Borgogna, ricevendolo di nuovo in consegna ma con la promessa di trasmetterlo, dopo la sua morte, all'imperatore o al figlio Enrico.
Così un nobile borgognone puntualmente portò a Corrado le insegne regali. Non tutti i borgognoni però erano disposti ad accettare la sovranità dell'imperatore tedesco. L'accettarono gli abitanti di razza teutonica dell'alta Borgogna, le cui città principali erano Berna e Zurigo ma la rifiutarono quelli di stirpe latina che abitavano la bassa Borgogna e avevano i loro centri nelle città di Lione, Vienne, Arles, Marsiglia, Ginevra e Besançon. Questi ultimi scelsero come successore di Rodolfo un nipote del re appena morto, il conte ODDONE di CHAMPAGNE dando inizio alla fortuna di una dinastia fino allora sconosciuta: i Savoia.
Nel 1039, mentre combatteva saraceni e greci in Italia, l'esercito di Corrado II fu colpito da un'epidemia di peste. I soldati, ritirandosi in Germania portarono con sé la malattia, coinvolgendo così anche l'Imperatore, che morì lasciando il trono al figlio Enrico III.


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