Premessa: in questa pagina sono riportati parecchi nomi, ciò nonostante, questa pagina non vuole essere un elenco dei migliori o dei più grandi di tutti i tempi, anzi, ritengo che tale elenco non sia neppure possibile. Ho riportato i nomi dei gruppi e dei musicisti che io amo di più e che, a mio avviso, hanno dato o stanno dando un grande apporto all'evoluzione della musica. È molto probabile che manchino i beniamini di chi sta leggendo: non me ne vogliate, questi sono quelli che piacciono a me e, forse, conoscerli può risultare di aiuto per meglio comprendere la mia musica.
Antonio Vivaldi
La musica che amo non è sempre quella a cui mi ispiro ma, ovviamente, quella che mi piace di più ascoltare, eccezion fatta per colui che ha scritto la musica che mi piace di più in assoluto:
Antonio Vivaldi. In generale apprezzo tutta la musica classica ma Vivaldi, secondo me, ha quel qualcosa in più che pochi altri grandi della musica possono vantare.
George Gershwin
Avvicinandoci lentamente ai giorni nostri incontriamo un altro grandissimo della musica, che ha saputo interpretare al meglio i cambiamenti che personaggi come Tchaikovsky, Rachmaninov, Mussorgsky e Ravel avevano introdotto:
George Gershwin. Nonostante la sua breve vita ha modificato in modo permanente il concetto stesso di musica.
Led Zeppelin
L'altra grande svolta la musica l'ha subita intorno agli anni 60-70 e, a mio avviso, quelli che hanno dato l'impulso più forte, più convincente, sono stati i
Led Zeppelin. Tutto ciò che è venuto dopo ha dovuto fare i conti con ciò che loro hanno fatto.
Volendo fare un elenco che aiuti a capire i miei gusti, non certo l'elenco dei grandi in assoluto, oltre ai grandi del Jazz e del Blues, dagli esordi ad oggi, non posso non citare qualche altro grande nome, di quelli noti a tutti, che ritengo appartenere ai grandi autori della musica contemporanea, quelli che, a mio avviso, sono destinati a lasciare la loro traccia:
David Bowie,
Freddy Mercury,
Jim Morrison,
J. J. Cale,
Leonard Cohen,
The Who,
Pat Metheny e, in Italia,
Gianna Nannini.
Sondre Lerche
La situazione odierna è, ovviamente, in continuo divenire, così non passa giorno che non si scoprano nuovi nomi, nuovi talenti, anche musica completamente nuova, che solo il tempo potrà dirci se comporteranno nuove svolte, come quelle causate da Mozart, Gershwin o dai Led Zeppelin... per ora dobbiamo limitarci ad affermare se questa musica ci piace, ci interessa o ci offre sensazioni che reputiamo nuove. Tra i nuovi nomi io vorrei citare gruppi come
DeVotchKa e
Calexico per la loro originalità e
Sondre Lerche, per la freschezza e la classe.
Dhafer Youssef
In musica, la maggior parte della sperimentazione nasce dalle commistioni di generi, dalle quali, ogni tanto, nascono nuovi generi. La mia ammirazione per la musica araba mi ha portato a conoscere un musicista, tunisino, che la mescola con una giusta dose di jazz, ottenendo risultati molto interessanti. Si tratta di
Dhafer Yussef, che con la sua voce ed il suo Oud (liuto arabo) crea composizioni improntate alla tradizione araba ma ammantate di puro jazz americano.
Infine i compositori contemporanei che, più degli altri, condizionano il mio modo di intendere e scrivere la musica: due di loro hanno a che vedere con il cinema, cioè colui che ha scritto i migliori musical,
Andrew LLoyd Webber, ed uno dei più grandi delle colonne sonore, cioè
Ennio Morricone; a questi voglio aggiungere
Lluis Llach, un cantautore catalano che, dal punto di vista della poesia, paragonerei al nostro Fabrizio de' Andrè e che ha scritto anche opere musicali che ritengo molto interessanti, come
Itaca e
Verges 50.
Andrew Lloyd Webber
Lluis Llach
Ennio Morricone